(Reuters Health) – Il Q3 di Gilead è in linea con le stime di Wall Street grazie alle buone vendite dei farmaci contro l’HIV. Quelle della terapia oncologica Yescarta sono però leggermente diminuite rispetto al trimestre precedente.
Applicate le necessarie rettifiche, Gilead ha registrato un utile di 1,75 dollari per azione, un centesimo in più rispetto alla stima media di Wall Street, secondo i dati IBES di Refinitiv.
Compresi i 3,9 miliardi di dollari investiti nella biotech Galapagos, con sede in California, Gilead ha avuto una perdita netta di 1,2 miliardi, ovvero 92 centesimi per azione.
Le vendite trimestrali di farmaci contro l’HIV, che rappresentano oltre i tre quarti delle vendite totali, sono salite a 4,2 miliardi di dollari rispetto ai 3,7 miliardi dell’anno precedente.
Le vendite di Yescarta, che hanno totalizzato 118 milioni, sono risultate inferiori alle aspettative degli analisti e in calo del 2% rispetto al secondo trimestre.
Le vendite trimestrali dei farmaci contro l’epatite C sono scese a 674 milioni di dollari dai 902 milioni precedenti, come ampiamente previsto. Le entrate totali per il trimestre sono rimaste stabili, attestandosi a 5,6 miliardi di dollari
Il CEO Daniel O’ Day – ex Roche in carica dal mese di marzo – ha ribadito, nonostante la performance inferiore alle aspettative, la fiducia nella crescita di Yescarta e ha annunciato che Gilead, in collaborazione con Galapagos, sta preparando il lancio europeo di filgotinib come trattamento contro l’artrite reumatoide.
Infine, Gilead ha modificato le prospettive di vendita per l’intero anno collocandole in un intervallo tra i 21,8 e i 22,1 miliardi di dollari rispetto ai precedenti 21,6 – 22,1 miliardi.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)