Genentech, per 200 milioni di dollari versati in anticipo, ha ottenuto la licenza globale della linea vaccini contro il cancro sviluppati dalla biotech Vaccibody.
I vaccini personalizzati contro il cancro – i neoantigeni – si sono sempre dimostrati deludenti nella realtà clinica, ma destano sempre grande interesse. Nel 2016 l’affiliata di Roche ha investito 310 milioni di dollari su obiettivi iniziali e a breve termine per lavorare con BioNTech su vaccini antitumorali personalizzati basati su mRNA. Un primo candidato emerso da questa collaborazione, all’inizio di quest’anno, non è risultato molto convincente.
Ora, l’interesse di Genentech per i neoantigeni si è concretizzato nell’accordo con Vaccibody. Oltre ai 200 milioni che verserà anticipatamente, l’affiliata di Roche dovrà sborsare altri 515 milioni di dollari se si concretizzeranno determinati traguardi.
Genentech si è assicurata i diritti globali esclusivi sui vaccini della linea VB10.NEO , basati sul DNA.
“È opinione diffusa che l’uso clinico dei vaccini contro il cancro sia limitato dalla capacità di presentare in modo efficiente gli antigeni al sistema immunitario e dalla visione incompleta di quelli che sono gli antigeni clinicamente rilevanti. La piattaforma di immunoterapia di Vaccibody ha dimostrato di poter affrontare queste sfide e i dati clinici indicano l’induzione di risposte uniche delle cellule T CD4+ e, soprattutto CD8+ specifiche del tumore, contro antigeni selezionati che sono essenziali per avere risposte efficaci sul piano clinico”, ha detto in una nota Agnete Fredriksen, co-fondatore e direttore scientifico di Vaccibody.
L’accordo affida a Vaccibody il completamento della fase 1b dello sviluppo di VB10.NEO. In seguito Genentech assumerà il pieno controllo dello sviluppo e sosterrà tutti i costi.