(Reuters) – Takeda Pharmaceuticals sta per ottenere 38 milioni di dollari dalla Fondazione Bill & Melinda Gates per sviluppare un vaccino antipolio a basso costo per i paesi in via di sviluppo.
Affinché il piano globale di debellare la malattia entro quest’anno possa compiersi, i Paesi avranno bisogno di passare dalla terapia orale (OPV) ai cosiddetti vaccini antipolio inattivati (IPV), per assicurare che la malattia non riappaia. Quest’anno infatti si sono registrati solo 12 casi di malattia virale contagiosa in tutto il mondo: in Pakistan e in Afghanistan. Gli esperti, però, temono che le dosi di IPV ora prodotte non basteranno una volta che tutti i Paesi saranno pronti ad effettuare il passaggio e questo si sta cercando d’incoraggiare nuovi produttori.
Chris Elias, responsabile dello sviluppo globale della Fondazione Gates, ha detto che l’associazione darà il suo aiuto “in modo che il mondo possa avere sufficienti dosi di vaccino”. I fondi saranno usati da Takeda per sviluppare almeno 50 milioni di dosi all’anno per più di 70 paesi in via di sviluppo. Rajeev Venkayya, capo dell’unità vaccini di Takeda, ha spiegato che il finanziamento Gates consentirà di avviare verso la conclusione gli studi clinici attualmente in piedi sul sIPV, provvedere al rilascio delle autorizzazioni e avviare il prodotto sul mercato.
Il vaccino, che è stato originariamente concesso in licenza dalla Polio Research Institute in Giappone, ha già completato la fase II. Ottenuta la licenza, verrà prodotto presso lo stabilimento di Takeda in Hikari, Giappone. Tutto ciò sarà possibile grazie ai prezzi bassi mantenuti nei paesi supportati dalla GAVI Alliance, che è sostenuta tra gli altri dalla Fondazione Gates, dall’Organizzazione Mondiale della Sanità e dall’UNICEF.
Kate Kelland
(Versione italiana a cura di Daily Health Industry)