L’Office of Criminal Investigation (OCI) della Food and Drug Administration, incaricato di rintracciare farmaci importati o etichettati in modo errato, spenderebbe una quantità sproporzionata di tempo ed energie per smascherare le frodi a carico del Botox, il farmaco contro le rughe prodotto da Allergan. A denunciarlo sarebbero stati gli stessi ufficiali dell’OCI. A detta degli agenti della FDA, l’OCI si starebbe trasformando in una sorta ‘polizia Botox’ con controlli effettuati a tappeto presso tutti quei medici che hanno acquistato scatolette non autorizzate del medicinale anti-rughe, anche quelle originali, ma con etichetta di altri Paesi. E queste indagini sarebbero partite su richiesta diretta di Allergan.
A protestare, dunque, sono stati gli stessi ufficiali. Ma oltre alle lamentele ci sarebbe un problema più grosso, ovvero il fatto che lo sforzo generato da questa operazione non risulterebbe poi in molti provvedimenti legali, nonostante un budget annuale di 77,3 milioni di dollari per i controlli. Questo perché le assicurazioni sanitarie negli USA non rimborsano Botox, a meno che non venga utilizzato a scopo medico. Ma visto che il farmaco di Allergan viene soprattutto usato per motivi estetici, alle indagini non corrispondono poi delle azioni legali. In totale, tra il 2008 e il 2015, le indagini dell’OCI, nel 53% dei casi, si sono ‘chiuse senza esito’. Di contro, nello stesso periodo, l’Environmental Protection Agency ha visto il 71% dei suoi casi aperti produrre accuse penali. Inoltre, la maggior parte dei prodotti Botox sequestrati sarebbe confezionata dall’azienda irlandese, ma con etichetta destinata alla vendita in altri Paesi. Dunque prodotti non pericolosi, per i quali non si può dimostrare un danno per la salute pubblica. I casi di Botox aiuterebbero solo Allergan a proteggere il prezzo dei suoi farmaci.