Nel suo primo discorso ufficiale come capo ad interim della Food and Drug Administration, Ned Sharpless ha sottolineato che proseguirà il lavoro fatto da Scott Gottlieb, elogiato da molti, compreso il presidente USA, Donald Trump, che lo aveva nominato commissario dell’ente regolatorio americano due anni fa.
Tuttavia, la crisi degli oppioidi e la crescita del movimento no-vax, che ha determinato anche un picco dei casi di morbillo negli Stati Uniti, rimangono ancora nodi da sciogliere per la FDA.
Sharpless, ex direttore del National Cancer Institute, ha assunto il ruolo ad interim ma ha sottolineato che non agirà come se si trattasse di un impegno temporaneo e che vuole mantenere l’attuale direzione presa dalla FDA. “Vi prometto che continueremo il lavoro fatto per aumentare la competizione tra i farmaci, in modo da puntare ad abbassare i costi, e favorire l’ingresso nel mercato di generici e biosimilari”, ha dichiarato.
Il nuovo numero uno della FDA ha poi aggiunto che continuerà “a fare il possibile per rendere più efficiente lo sviluppo di nuovi trattamenti, mantenendo la sicurezza che contraddistingue le scelte della FDA”, sottolineando che “ci saranno aggiustamenti di rotta man mano che emergeranno nuovi punti critici”, ma essenzialmente “sento di entrare un un’organizzazione con una buona traiettoria e il mio compito principale sarà capire come continuare a tenerla”.