Farmaci, studio USA: 15 aree a rischio sovraffollamento terapeutico

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Secondo gli analisti di Leerink, banca d’investimenti americana specializzata nell’healthcare, nei prossimi cinque anni 15 aree terapeutiche rischiano di essere “sovraffollate”, con molte aziende a contendersi la stessa fetta di mercato.

Il sovraffollamento riguarda sia malattie diffuse, sia rare. Si va dalla degenerazione maculare legata all’età e dalla la sclerosi multipla al pemfigo vescicale e all’emoglobinuria parossistica notturna

Gli analisti sono convinti che la concorrenza si intensificherà, raddoppiando almeno, nei prossimi cinque anni. E alcune patologie, come la dermatite atopica, vedranno un aumento dell’intensità competitiva di oltre il 200%.

Le aziende che dovranno affrontare i rischi maggiori legati a questa situazione non sono quelle che producono farmaci destinati a grandi popolazioni di pazienti , ma quelle attive nei mercati di nicchia, che hanno attratto molti capitali.

“Tutto questo denaro ha permesso alle aziende di investire in ricerca e sviluppo diretti e relativamente economici, considerando che sono necessari studi con piccoli campioni per ottenere l’appprovazione”, scrivono gli analisti di Leerink. “Molte aziende stanno ora investendo risorse nella ricerca di farmaci relativamente indifferenziati o applicando tecnologie modulari o standardizzate per sviluppare nuovi prodotti”.

Che cosa succederebbe se le pipeline attuali ottenessero un tasso di successo del 100%? Nel caso di due patologie, l’atrofia muscoalre spinale e il pemfigo, si moltiplicherebbero di cinque volte le opzioni di trattamento.

Per quanto riguarda la degenerazione maculare legata all’età, l’intensità competitiva è addirittura aumentata del 230% negli ultimi cinque anni e Leerink si aspetta che cresca ancora di più nei prossimi cinque, raggiungendo il 330%.

Il panorama competitivo è ancora più affollato nel settore terapeutico del mieloma multiplo. L’intensità competitiva è cresciuta del 340% negli ultimi cinque anni e Leerink prevede un aumento vertiginoso del 440% entro il 2023.

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