In Gran Bretagna i farmaci omeopatici non potranno più essere prescritti dai medici di medicina generale. Lo prevede un documento, ora in consultazione pubblica, del National Health Service, secondo cui per questo tipo di terapie non ci sono evidenze scientifiche di efficacia. La sanità pubblica, si legge nella linea guida, spende ogni anno circa 90mila sterline (100mila euro) per i farmaci omeopatici. “La modifica è stata proposta – spiega il direttore Simon Stevens – perché nel migliore dei casi l’omeopatia è un placebo e uno spreco degli scarsi fondi dell’Nhs, che potrebbero essere utilizzati meglio per trattamenti che funzionano”. Il documento prende di mira anche altre terapie finora rimborsate, dai trattamenti a base di erbe ai cerotti all’alidocaina ai supplementi di omega-3, che verranno eliminati dal prontuario di quelli prescrivibili dai medici. Per quanto riguarda i farmaci omeopatici, il cui rimborso è stato più volte preso di mira da diversi esperti britannici, la linea guida li inserisce nel gruppo dei ‘prodotti di bassa efficacia clinica, in cui c’è una mancanza di una evidenza chiara di utilità”.