Un rapporto della società di analisi di mercato indiana MarketsandMarkets prevede che il settore dei farmaci iniettabili raggiungerà un tasso di crescita annuale composto (CAGR) dell’8,6% tra il 2024 e il 2029, per arrivare, entro la fine del decennio, al valore di 1139,4 miliardi di dollari.
È il Nord America a detenere la quota di mercato maggiore di questo mercato, grazie al know how tecnologico presente in questa area geografica.
La ricerca di MarketsandMarkets ha rilevato che i principali fattori trainanti del mercato dei farmaci iniettabili sono rappresentati dalla disponibilità di una tecnologia affidabile, dalla grande diffusione delle malattie croniche e dai crescenti investimenti da parte dei Governi di tutto il mondo.
La crescita del settore dei farmaci iniettabili – evidenzia il rapporto – è legata anche ai fenomeni sociali di cui sono protagonisti i Paesi dalle economie emergenti, come la sempre più rapida urbanizzazione e il miglioramento delle infrastrutture sanitarie. Fenomeni che creano le premesse per un maggiore accesso ai farmaci iniettabili.
Nel novembre 2023 la FDA ha approvato il primo e unico farmaco iniettabile per l’obesità, Zepbound di Eli Lilly. Circa un anno prima, nell’ottobre 2022, l’ente regolatorio USA aveva dato il via libera a Boostrix di GSK (tossoide tetanico, tossoide difterico ridotto e vaccino pertosse acellulare, adsorbito; Tdap) per i neonati di età inferiore ai due mesi.
Infine, il rapporto di MarketsandMarkets individua quattro aziende leader del mercato dei farmaci iniettabili: Pfizer, Teva., Eli Lilly e Sandoz.