Negli Usa i prezzi dei farmaci generici continuano la loro discesa a spirale, grazie alla pressione degli acquirenti consolidati. Secondo uno dei leader della grande distribuzione, AmerisourceBergen, nel quarto trimestre dell’anno i prezzi scenderanno in una percentuale compresa tra il 7% e il 9% . E si leva qualche grido d’allarme. E’ il caso di Teva, il cui business ha perso il 10%. Ronny Gal, analista di Bernstein, disegna un quadro a tinte fosche; i margini lordi del mercato dei farmaci generici scenderanno mediamente del 40% entro la metà del prossimo anno. Per quando riguarda Teva “si trova ora in un momento molto impegnativo”, ha scritto Gal ai clienti, osservando che “adesso non hanno molto margine di errore”. Anche Sandoz, divisione generici di Novartis, ha dovuto affrontare un’erosione dei prezzi del 7% negli Stati Uniti, “stabile e feroce”, come l’ha definita Tim Anderson, analista di Bernstein. Il mese scorso, l’azienda ha annunciato che dovr ridimensionare la produzione di alcuni farmaci generici e, di conseguenza, chiudere un impianto di 450 dipendenti a Broomfield, in Colorado.