(Reuters Health) – I pazienti che passano da un farmaco branded al generico avranno meno probabilità di tornare a prendere il medicinale originale se la ‘copia’ funziona e se è autorizzata. È quanto emerge da una ricerca guidata da Rishi Desai, del Brigham and Women’s Hospital e della Harvard Medical School di Boston. I risultati sono stati pubblicati dal British Medical Journal. I ricercatori hanno esaminato i dati ottenuti da Medicare su 94.909 pazienti che sono passati ad assumere la versione generica autorizzata di uno tra otto farmaci e 116.017 che sono passati invece a un generico non autorizzato. I medicinali comprendevano alendronato, amlodipina, amplodipina-benazepril, spray nasale a base di calcitonina, escitalopram, glizide a rilascio prolungato, quinapril e sertralina. I tassi di cambio terapia erano variabili in base al farmaco e andavano da 3,8 ogni 100 pazienti l’anno per l’alendronato, a 17,8 ogni 100 persone l’anno per amlodipina-benazepril. Il tasso medio complessivo, comunque, sarebbe stato di 8,2 ogni 100 persone l’anno. E la probabilità di tornare a prendere il farmaco originale dopo era minore tra chi assumeva generici autorizzati.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)