Ogni cittadino italiano ha ritirato in farmacia lo scorso anno in media 14 confezioni di medicinali a carico del servizio sanitario nazionale. Le confezioni di medicinali erogate sono state oltre 850 milioni, sostanzialmente quante dispensate nel 2014. A registrarlo e’ il report di Federfarma appena pubblicato.
Complessivamente i cittadini hanno pagato oltre 1,48 miliardi di euro di ticket sui farmaci, di cui piu’ del 64% (dato AIFA) dovuto alla differenza di prezzo rispetto al farmaco equivalente meno costoso. Il calo della spesa e’ particolarmente sensibile in Sicilia (-5,8%), mentre in Veneto e’ assai evidente la diminuzione del numero delle ricette (-7,2%). La specialita’ medicinale piu’ prescritta, anche nel 2015 e’ stata la cardioaspirina (un farmaco antiaggregante), nonostante il calo delle prescrizioni (-0,8% rispetto al 2014), seguita dal dibase (farmaco per le carenze di vitamina D), in forte crescita (+17,5%). In salita anche il lasix (diuretico) e pantorc (farmaco antireflusso e antiulcera). La spesa farmaceutica convenzionata netta, nel 2015, ha fatto registrare una diminuzione del -1,4% rispetto al 2014. Si e’ invertito anche il trend di aumento del numero delle ricette, che sono diminuite del -2,2% rispetto al 2014.
”Le farmacie – spiega Federfarma – continuano a dare un rilevante contributo al contenimento della spesa, oltre che con la diffusione degli equivalenti e la fornitura gratuita di tutti i dati sui farmaci SSN, con lo sconto per fasce di prezzo, che ha prodotto nel 2015 un risparmio di oltre 500 milioni di euro, ai quali vanno sommati 70 milioni di euro derivanti dalla quota dello 0,64% di cosiddetto pay-back”.