Si rafforza la partnership tra Bayer e T2 Biosystems nel campo della coagulazione del sangue. Nell’ambito della strategia R&D, Bayer ha infatti deciso di stringere un ulteriore accordo con l’azienda americana specializzata in diagnostica per mettere a punto farmaci e biomarker finalizzati all’emostasi.
Sebbene l’annuncio di questo accordo sia recente, i due gruppi avevano già iniziato a collaborare un anno fa e, negli ultimi tempi, avevano deciso di allargare la partnership includendo programmi e studi preclinici e clinici. Tra questi, lo studio di fase II per il farmaco candidato FXI-ASO e lo studio di fase I per l’inibitore FXIa, indicati per la trombosi, e, sempre di fase I, lo studio per l’anti-TFPI relativo all’emofilia.
Il CEO di T2 Biosystems, John McDonough si è detto “entusiasta per questa collaborazione che conferma l’importanza dell’azienda nel campo dell’emofilia. Insieme a Bayer saremo in grado di portare grandi innovazioni per migliorare i trattamenti per questi pazienti”.
T2 Biosystem utilizza la risonanza magnetica miniaturizzata per individuare il mneccanismo con il quale le molecole di acqua reagiscono ai campi magnetici. Questo per poter controllare la presenza di bersagli molecolari e la misurazione immunodiagnostica dell’emostasi. La sua piattaforma diagnostica T2MR sarebbe in grado di selezionare meglio la popolazione di pazienti per gli studi clinici, con una conseguente riduzione dei tempi e dei costi.
L’emostasi è il primo stadio del processo di cicatrizzazione nel quale le proteine e altri segnali biochimici interagiscono per regolare il sanguinamento e fermarlo. Esistono alcuni pazienti nei quali questo processo non funziona o che, al contrario, ipercoagulano. Il T2MR misura i cambiamenti della viscosità nel sangue, analizzando l’attività delle piastrine, la fibrinolisi e il tempo di coagulazione.