MSD ha fornito centinaia di migliaia di dosi di vaccino per combattere il secondo più mortale focolaio di Ebola della storia, attualmente in corso nella Repubblica Democratica del Congo. Adesso alcuni esperti stanno spingendo i funzionari a utilizzare anche il vaccino di Johnson & Johnson e un ministro del governo si è fatto da parte per questo motivo.
Secondo Al Jazeera, mentre il numero delle vittime è salito a oltre 1.700, l‘Organizzazione Mondiale della Sanità, Medici Senza Frontiere e altre organizzazioni stanno facendo pressioni per utilizzare anche il vaccino di Johnson &Johnson.
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Nessuno dei due vaccini è stato approvato, ma finora quello di MSD ha svolto un ruolo centrale nella lotta contro la malattia. L’epidemia è iniziata nell’agosto del 2018 e, fino a domenica scorsa, ci sono stati 2.498 casi confermati e 1.743 morti.
Visto il peggioramento della situazione, la scorsa settimana l’OMS ha definito l’epidemia un’emergenza di sanità pubblica e vi è preoccupazione a livello internazionale.
Il direttore della London School of Hygiene & Tropical Medicine, Peter Piot, ha dichiarato che si tratta di una “epidemia eccezionalmente complessa” e che i funzionari “devono utilizzare tutti gli strumenti e gli approcci a disposizione, incluso l’uso coordinato dei vaccini di MSD e Johnson & Johnson”.
Il responsabile di Wellcome Trust, Josie Golding, ha dichiarato che l’epidemia “non mostra alcun segno di esaurimento”, aggiungendo che c’è un “urgente bisogno di introdurre un secondo vaccino” nella lotta contro la malattia.