L’Agenzia Europea per i Medicinali torna ad approfondire i temi della sicurezza e dei potenziali rischi dei farmaci agonisti del GLP-1, che inducono l’organismo a produrre insulina, risultando così efficaci per il trattamento del diabete o per la perdita di peso e, in alcuni casi, per entrambe le condizioni.
L’EMA ha già svolto una prima indagine su questi farmaci nel luglio scorso, a seguito della segnalazione di alcuni casi di ideazione suicidaria e atti di autolesionismo in Islanda successivi all’assunzione di agonisti del GLP-1. Al termine dell’indagine l’ente regolatorio europeo registrava 150 segnalazioni fra possibili casi di atti autolesionistici e di ideazioni suicidarie.
Il comitato di sicurezza dell’EMA si è nuovamente riunito la settimana scorsa. In una dichiarazione l’agenzia ha affermato che al momento “non è possibile trarre conclusioni su un legame causale” tra gli agonisti del GLP-1 e i pensieri di autolesionismo o di suicidio. Tuttavia, ci sono ancora “diverse questioni che devono essere chiarite”, per le quali saranno coinvolti i produttori di questi farmaci.
Per questa fase dell’inchiesta è stata fissata una riunione al prossimo mese di aprile.