Grazie ai risultati del secondo quarter, che fanno registrare una crescita dell’8% ( pari a 5,8 milioni di dollari), Eli Lilly rinforza il suo ruolo di preminenza nel mercato diventando di fatto un competitor importante per Novartis e altre big-pharma. Il reddito netto non-GAAP è cresciuto del 30% pari ad un aumento dei guadagni di 1.2 milioni di dollari (95 centesimi ad azione). A incidere fortemente su questo successo sono state le vendite di Talz, farmaco contro la psoriasi che ha superato di molto le attese stimate dagli analisti, con una perfomance di 138.7 milioni di dollari. Bene anche l’area diabete: Jardiance è cresciuto del 157% e Trulicity del 139%. Per Eli Lilly è strategico il settore dell’oncologia, per affermarsi nel quale punta molto su Cyramza – che ha fatto registrare nel Q2 186.3 milioni di dollari, pari ad una crescita del 27% – e su una pipeline di prodotti messi a punto nel campo dell’immunoncologia. Non manca poi, nel piano strategico, la possibilità di fare acquisizioni nel settore.