Nel 2023 – suo primo anno solare di presenza sul mercato – le vendite del farmaco per il diabete Mounjaro di Eli Lilly hanno superato i 5 miliardi di dollari.
La performance di questo farmaco ha contribuito a portare il fatturato annuale della big pharma a 34 miliardi di dollari, con un aumento del 20% rispetto al 2022. Il fatturato del quarto trimestre 2023, pari a 9,4 miliardi di dollari, ha superato del 5% le aspettative degli analisti.
Anche il farmaco per l’obesità Zepbound, che contiene lo stesso principio attivo di Mounjaro, ha fatto registrare una più che buona performance. Lanciato nel Q4 2023, ha generato vendite per 176 milioni di dollari al 31 dicembre.
I dirigenti di Eli Lilly si aspettano che la crescita dei ricavi continui anche nel 2024 e prevedono vendite comprese tra i 40,4 e i 41,6 miliardi di dollari.
La domanda di Mounjaro potrebbe salire ancora – ed Eli Lilly avere difficoltà a soddisfarla – se le incretine si dimostreranno utili anche nella MASH.
La big pharma manda segnali incoraggianti in tal senso: in uno studio di fase II Mounjaro ha contribuito a risolvere i sintomi della MASH nel 74% dei pazienti che hanno ricevuto una dose elevata del farmaco, rispetto al 13% dei partecipanti che hanno assunto un placebo.
