Eli Lilly anticipa la battaglia di mercato per la produzione delle versioni unbranded di Cialis e annuncia un accordo con i produttori di generici per risolvere le controversie sul brevetto del farmaco, la cui scadenza è stata fissata al 27 settembre 2018. L’accordo raggiunto nasce infatti da una disputa legale sul brevetto per il dosaggio unitario, che inizialmente aveva una scadenza prevista al 2020.Cialis ha generato in 15 anni di vendite profitti per 17 miliardi di dollari, con la possibilità ad oggi di stimare i ricavi fino al 2018. La scadenza a settembre 2018 consente a Eli Lilly di guadagnare un anno di vendite, perché al momento del lancio, avvenuto nel 2003, la perdita dell’esclusività era attesa per novembre 2017, ad un mese esatto di distanza dalla perdita del brevetto di Viagra da parte di Pfizer. Le stime fatte in passato dagli analisti prevedevano per il 2022 una perdita di vendite del Cialis pari al 96%. Un dato che ora andrà rivalutato. L’accordo impedisce fino al 2018 l’ingresso sul mercato delle versioni generiche del farmaco e garantisce un’esclusività nel mercato americano grazie ad un accordo per la licenza e produttrice di royalties in relazione al prodotto. Le aziende di generici – Aurobindo, Teva Pharmaceutical, Alembic, Watson, Sun Pharma e Synthon –restano quindi in stand-by, con un’approvazione provvisoria da parte dell’FDA
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