Con 55 milioni di dollari Eli Lilly ha preso da KeyBioscience i diritti a livello mondiale del farmaco in fase II di sperimentazione KBP-042, l’antidiabetico antagonista contemporaneamente del recettore dell’amilina e della calcitonina, più altri programmi di ricerca. KeyBioscence ha grandi speranze per quel che riguarda il meccanismo d’azione, “che potrebbe potenzialmente migliorare la sensibilità all’insulina, ridurre il peso e migliorare il controllo della glicemia”, ha dichiarato il presidente dell’azienda, Morten Karsdal. Il recettore dell’amilina è anche il target di Symlin, il farmaco di AstraZeneca che avrebbe l’effetto di ridurre l’aumento di peso dovuto all’aumento della resistenza all’insulina e delle escursioni dei livelli di glucosio dopo i pasti. L’antagonista duale, che agisce contemporaneamente su due recettori, potrebbe dare a Eli Lilly un vantaggio rispetto ai suoi rivali, in un campo, quello degli antidiabetici, che è sempre più affollato. Creata da Nordic Bioscience per sviluppare una famiglia di peptidi metabolici, KeyBioscience ha prodotto dati preclinici e portato i suoi candidati principali in fase II di sperimentazione, mentre ha lavorato anche con Enteris BioPharma su formulazioni per via orale dei suoi candidati peptidici. I competitor, nel frattempo, si danno da fare e sono al lavoro anche sui farmaci che aiutano i diabetici a gestire più aspetti della malattia e le comorbidità. Sanofi, per esempio, ha stretto un accordo per 250 milioni di euro con Exscientia, lo scorso mese, per sviluppare piccole molecole per gestire i livelli di glucosio aiutando anche i pazienti a controllare il peso.