Poco più di una settimana fa Meta ha lanciato Threads, nuovo social media dedicato al microblogging come Twitter. La risposta è stata strepitosa: oltre 100 milioni di iscrizioni e titolo di piattaforma online a crescita più rapida, meglio di ChatGPT.
Gli esperti di marketing farmaceutico hanno già cominciato a interrogarsi sulla potenziale efficacia della nuova app.
Eileen O’Brien, esperta di social media presso Real Chemistry – agenzia internazionale che si occupa di innovazione sanitaria – consiglia alle aziende clienti di unirsi a Threads, conservando però un approccio prudente nell’investire risorse o contenuti nell’app, in attesa che Meta ne migliori funzionalità e caratteristiche.
Diverse importanti aziende farmaceutiche e biotecnologiche, tra cui Boehringer Ingelheim, Moderna e Bayer, sono già presenti Threads, con Amgen che si sta distinguendo per quantità di pubblicazione di contenuti.
Come per Twitter, però, il rischio di “infiltrazione” della disinformazione scientifica è sempre dietro l’angolo.
Tuttavia, secondo O’Brien, gli operatori sanitari e i brand biofarmaceutici, se ben posizionati all’interno del nuovo social media, avranno una “tribuna” mediatica in per correggere le fake news e divulgare informazioni scientifiche validate dal punto di vista medico.