Con l’obiettivo di elaborare proposte per la nuova governance dei dispositivi medici, Gutenberg, promotore del Forum Risk Management in Sanità, lancia un gruppo di lavoro con esperti provenienti dal mondo delle società scientifiche, dell’università, delle istituzioni, delle aziende ospedaliere e dell’industria. Le proposte verranno presentate come contributo alle istituzioni nazionali e regionali.
“Così come condiviso da tutti – ha dichiarato Vasco Giannotti, Presidente del Forum Risk Management in Sanità – la salute e le scienze della vita sono un asset strategico per il Paese, l‘innovazione dei dispositivi medici è condizione di ricerca e di miglioramento di cura per i cittadini, da promuovere in coerenza con la sostenibilità del Sistema Sanitario Nazionale. Con questa visione condivisa nasce questo gruppo di lavoro, presentato in occasione del Laboratorio Sanità 20/30 – Lombardia in programma a Bergamo il 14 e 15 giugno. Gli altri eventi preparatori Laboratorio Sanità 20/30 – Campania (6 luglio, Napoli), Forum Mediterraneo (20-22 settembre, Bari) e il 18° Forum Risk Management in Sanità (21-24 novembre, Arezzo) saranno occasioni per condividere quanto elaborato dal gruppo di lavoro”.
Il gruppo di esperti è composto da Massimiliano Boggetti, Presidente Confindustria Dispositivi Medici; Guido Carpani, Direttore Generale FOFI; Pierangelo Clerici – Past President Federazione italiana delle società medico-scientifiche-FISM; Pietro d’Errico, Past President Società italiana HTA-SIHTA; Marcella Marletta, già Direttore Generale Ministero della salute; Giampaolo Vitali, Economista dell’Università di Torino; Vasco Giannotti, Presidente Forum Risk Management in Sanità.
“Apprezziamo l’attenzione che il Governo sta dedicando al payback dei dispositivi medici – ha dichiarato il Presidente di Confindustria Dispositivi Medici, Massimiliano Boggetti, tra i membri del gruppo di esperti -, ricordando che va cancellato entro la fine del mese per superare questo strumento dannoso per le imprese e in generale per la sanità. La sfida di questo gruppo è creare delle proposte di governance che siano in equilibrio tra le esigenze di innovazione che offrono la possibilità di cure più efficaci e il controllo della spesa. Le soluzioni possibili non possono che emergere dal confronto tra competenze e ruoli diversi, perché la complessità della tematica è tale e le ricadute sono così ampie, che sarebbe un errore procedere con misure singole svincolate tra loro. Per questo – ha concluso Boggetti – accogliamo con favore la nascita di questo gruppo perché riteniamo che occorre studiare una serie di provvedimenti inseriti all’interno di un quadro organico”.