La gestione del diabete diventa sempre più smart. Grazie ad App dedicate, dispositivi hi-tech, nuove tecnologie, smartphone e orologi presto potremo dire addio alle vecchie penne per le iniezioni di insulina e ai polpastrelli segnati dalle punturine per il controllo glicemico. A fare il punto della situazione sono gli esperti della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp) in occasione dell’incontro ”Tecnologie e bambino: un aiuto per la gestione responsabile del diabete”, organizzato in collaborazione con Roche Diabetes Care a Villa Gallarati Scotti ad Oreno di Vimercate (Monza).
Una marcia in più
A fare la differenza nella gestione del diabete oggi sono ”i microinfusori di nuova generazione, che erogano insulina in modo intelligente mimando l’attività fisiologica del pancreas”, spiega Sonia Toni, diabetologa pediatra dell’ospedale Meyer di Firenze. ”Questi dispositivi, rimborsati dal Servizio sanitario nazionale, sono ormai usati dal 20% dei giovani diabetici. Grandi quanto un cellulare, permettono di fare meno punture e di usare meno insulina in modo più efficace: nascosti sotto i vestiti, possono essere telecomandati a distanza con il Bluetooth e possono essere facilmente staccati durante l’attività sportiva”.
Questa praticità si combina poi con quella offerta dai nuovi dispositivi per il monitoraggio continuo della glicemia, dalle piattaforme online e dalle app che permettono a questi dispositivi di dialogare fra loro
comunicando i dati in tempo reale ai genitori e ai medici. ”Ormai posso controllare la glicemia di mia figlia dal display dello smartwatch”, racconta Sabrina Verciglio, mamma di Alice, una bimba di sette anni malata dall’età di 16 mesi. ”Quando un bimbo soffre di diabete, è come se tutta la famiglia fosse
malata, ma con le nuove tecnologie la nostra vita è cambiata radicalmente in meglio”.