Vanflyta (quizartinib), di Daiichi Sankyo, è il primo inibitore di FLT3 per la leucemia mieloide acuta (AML) positiva a FLT3-ITD di nuova diagnosi approvato nell’Unione Europea.
La Commissione Europea ha dato il via libera a questo trattamento antitumorale in combinazione con la chemioterapia di induzione standard, a base di citarabina e di antracicline, seguita dalla chemioterapia di consolidamento con citarabina standard e da quella di mantenimento con quizartinib utilizzato da solo.
“Con l’approvazione di Vanflyta nell’UE, i pazienti con diagnosi di leucemia mieloide acuta FLT3-ITD positiva potranno ricevere per la prima volta una terapia mirata sviluppata e approvata specificamente per il loro sottotipo di malattia”, commenta Ken Keller, Global Head of Oncology Business, Presidente e CEO di Daiichi Sankyo.
La decisione della CE si basa sui risultati dello studio clinico di Fase III QuANTUM-First, pubblicato da The Lancet, che ha evidenziato una riduzione del 22% nel rischio di morte rispetto alla sola chemioterapia standard nei pazienti con leucemia mieloide acuta FLT3-ITD positiva di nuova diagnosi. Lo studio ha coinvolto 539 pazienti in 193 centri di studio in Asia, Europa, Nord America, Oceania e Sud America.
La sopravvivenza globale mediana è stata di 31,9 mesi per i pazienti che hanno ricevuto Vanflyta, rispetto ai 15,1 mesi registrati nel braccio di controllo, con un follow-up mediano di 39,2 mesi.