Covid. Oms sospende trials su clorochina e idrossiclorochina

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L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha sospeso i test su clorochina e idrossiclorochina nei pazienti COVID-19 a causa di problemi di sicurezza. Lo ha annunciato ieri sera il direttore generale dell’OMS Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso di un briefing online con la stampa.

La decisione viene dopo la pubblicazione di uno studio su Lancet venerdì scorso che ha rilevato un tasso di mortalità più elevato tra i pazienti Covid in trattamento con clorochina e idrossiclorochina.

“L’Executive group del programma di sperimentazione Solidarity trial, in rappresentanza di 10 paesi partecipanti, ha disposto una sospensione temporanea dei trial con questi due farmaci, decidendo di avviare una revisione critica su tutti i dati disponibili sulla sicurezza di questi trattamenti per valutare adeguatamente i potenziali danni e benefici”, ha detto Ghebreyesus.

Gli altri filoni del Solidarity trial – un’importante iniziativa internazionale di test clinici su potenziali trattamenti per il virus – continuano nel loro percorso.

L’Oms precedentemente aveva già raccomandato di non utilizzare questi farmaci, indicati per pazienti con le malattie autoimmuni e la malaria, anche per il trattamento o la prevenzione delle infezioni da coronavirus, tranne che nell’ambito di studi clinici. Ora l’esplicita decisione di sospenderne le sperimentazione in corso nel Solidariety trial.

In Italia sono attualmente in corso cinque studi su clorochina e idrossiclorochina autorizzati da Aifa. Sono stati avviati due studi preventivi, che intendono valutare l’efficacia del farmaco nel prevenire l’infezione in contesti sanitari. Uno verrà condotto su circa 1.000 operatori sanitari del San Raffaele di Milano, con l’intenzione di ridurre il numero di soggetti che si ammalano, un altro, internazionale, dovrebbe coinvolgere circa 40.000 partecipanti distribuiti in 50-100 siti diversi.

Due studi invece valuteranno l’efficacia, nel ridurre l’ospedalizzazione, della somministrazione negli stadi precoci della malattia, ai pazienti trattati da casa e ai loro familiari. Dovrebbero coinvolgere più di 2.000 pazienti.

Uno studio piemontese, infine, compara, nei pazienti affetti da malattia lieve/moderata, l’effetto dell’idrossiclorocina rispetto a idrossiclorochina combinata con azitromicina, un macrolide usato in genere come antibiotico che potrebbe avere effetti immunomodulanti.

Al momento Aifa non ha commentato la notizia della sospensione dell’Oms.

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