(Reuters) – Gli scienziati del National Institutes of Health americano e di Moderna potrebbero, in circa due mesi, avere dati sufficienti per determinare se le dosi del vaccino contro il COVID-19 messo a punto dall’azienda USA possano essere dimezzate, allo scopo di raddoppiare la fornitura di dosi negli USA, che stanno facendo fronte a un forte aumento del numero dei casi di Covid. Lo ha dichiarato, in un’intervista al New York Times, John Mascola, direttore del Vaccine Research Center del NIH.
Secondo i dati dei CDC americani – rilasciati martedì 5 gennaio – più di 4,8 milioni di prime dosi di vaccini COVID-19 sono state somministrate negli USA, a fronte di una distribuzione di 17 milioni di dosi.
La FDA, tuttavia, sottolinea che l’ipotesi di modificare il dosaggio autorizzato e i tempi per la somministrazione delle dosi del vaccino di Moderna è prematura e non è supportata da dati disponibili.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health Industry)