(Reuters) – I vaccini contro il COVID-19 sono meno efficaci nelle persone che hanno un sistema immunitario indebolito e devono quindi ricevere la terza dose. È quanto emerge da tre piccoli studi condotti da ricercatori dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, dove sono state condotte le ricerche.
Il 30% dei pazienti immunocompromessi non sviluppa l’immunità al virus dopo la vaccinazione, mentre il restante 70% risponde al vaccino, soprattutto dopo la seconda dose, ma in misura minore rispetto alle persone sane.
Gli studi – coordinati da Paolo Palma, responsabile di Immunologia clinica e vaccinologia al Bambino Gesù – hanno coinvolto un gruppo di 21 pazienti con malattia da immunodeficienza primaria, 34 bambini e giovani adulti sottoposti a trapianto di cuore e polmone e 45 giovani con trapianto di fegato e rene. Dai risultati emerge la necessità di aumentare il livello di protezione dei pazienti più vulnerabili con dosi di richiamo.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana Daily Health industry)