(Reuters) – Un ampio studio real world sul vaccino anti COVID-19 a due dosi di Pfizer ha confermato la sua elevata efficacia nel prevenire i ricoveri ospedalieri, sia ordinari sia in terapia intensiva, nei ragazzi di età compresa tra 12 e 18 anni.
L’analisi – che ha utilizzato i dati raccolti da 31 ospedali in 23 stati degli Stati Uniti poiché la variante Delta aumenta il rischio di malattia grave in quella fascia di età – ha incluso 1.222 adolescenti ricoverati sia vaccinati che non vaccinati.
Dei 445 bambini ricoverati per COVID-19, solo il 4% risultava completamente vaccinato, mentre tra i bambini ospedalizzati per motivi diversi dall’infezione virale, il 36% era stato sottoposto a vaccinazione.
Dei 180 pazienti Covid ricoverati in ospedale nei reparti di terapia intensiva, 2 erano stati vaccinati completamente. Uno solo dei 127 piccoli pazienti sottoposti a supporto terapeutico vitale era stato vaccinato in modo completo o in parte.
“Dei 13 malati che hanno ricevuto ossigenazione extracorporea, 7 sono morti e nessuno di loro era stato vaccinato”, hanno detto i ricercatori. “La vaccinazione ha evitato in questa fascia di età quasi tutte le forme di Covid-19 pericolose per la vita”.
Il team, guidato da Samantha Olson dei Centers for Disease Control and Prevention, ha affermato che il vaccino Pfizer è risultato efficace al 94% nel prevenire i ricoveri ordinari, al 98% nell’evitare quelli nelle unità di terapia intensiva e al 98% nell’impedire la necessità di ricorrere a supporti terapeutici vitali.
Lo studio è stato pubblicato online nel New England Journal of Medicine.
Fonte: The New England Journal of Medicine
(Versione italiana Daily Health Industry)