Comincerà questa settimana, negli USA, la distribuzione del trattamento a base di anticorpi di Eli Lilly bamlanivimab, messo a punto per trattare i pazienti con COVID-19. A dichiararlo è stato ieri il segretario del Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) americano, Alex Azar.
“Il trattamento precoce può aiutare le persone a evitare il ricovero”, ha spiegato Janet Woodcock, direttore del Centro per la Valutazione dei Farmaci e la Ricerca della FDA americana. Lunedì l’ente regolatorio USA ha dato l’ok all’uso di emergenza dell’anticorpo di Eli Lilly per gli ultrasessantacinquenni con COVID–19 da lieve a moderato e per i pazienti di 12 anni o più che sono a rischio di malattie gravi. Il trattamento non deve essere però usato nei pazienti già ricoverati con COVID-19, secondo quanto affermato dalla stessa FDA.
L’HHS distribuirà bamlanivimab usando lo stesso sistema sviluppato durante l’estate per remdesivir, l’antivirale di Gilead approvato per i pazienti COVID-19 ricoverati, ovvero in base al numero di pazienti COVID-19 ricoverati e al numero di casi complessivi, con persone con diabete e obesità che avranno la precedenza, come sottolineato da Woodcock.
Gli USA hanno acquistato 300mila dosi del trattamento per quest’anno e possono acquistarne altre 650mila per l’anno prossimo. Una singola infusione di bamlanivimab riduce il rischio di ricovero e visite al pronto soccorso.
Fonte: Reuters
Autore: Deena Beasley