Potrebbe partire nel terzo trimestre dell’anno la sperimentazione sull’uomo di anticorpi contro il SARS-CoV-2, un trattamento messo a punto da Brii Biosciences in collaborazione la Tsinghua University, di Pechino, e un ospedale di Shenzhen, sempre in Cina.
I partner hanno sfruttato la vicinanza con il luogo del primo focolaio di nuovo coronavirus e l’esperienza con SARS e MERS per creare una libreria di anticorpi potenzialmente neutralizzanti il virus.
Da otto individui infettati dal SARS-CoV-2, i ricercatori dell’Università e dell’ospedale cinesi hanno isolato e caratterizzato anticorpi monoclonali specifici contro il dominio che lega il recettore della proteina spike, responsabile dell’adesione della cellula virale, a quelle del nostro organismo. L’impressionante attività di neutralizzazione evidenziata ha attirato l’interesse di Brii.
Negli ultimi anni, Brii si è affermata nel campo della ricerca nelle malattie infettive, accumulando centinaia di migliaia di dollari di finanziamenti.