Efficacia che supera il 90%. È la percentuale che emerge dallo studio di fase III su Sputnik V, il vaccino contro il COVID sviluppato dal russo Gamaleya Research Center, rilevato dai dati relativi a 19 mila persone. Sputnik V viene somministrato in due dosi a distanza di tre settimane.
Finora, delle 14.095 volontari che hanno ricevuto il vaccino, solo otto, lo 0,06%, ha sviluppato il COVID-19. Tra le 4.699 persone che hanno ricevuto il placebo, invece, 31, lo 0,66%, ha sviluppato l’infezione.
Non sono stati segnalati effetti collaterali inaspettati. Alcuni dei volontari hanno avuto sintomi di breve durata come dolore al sito d’iniezione e sintomi influenzali quali febbre, debolezza, stanchezza e mal di testa.
I ricercatori pubblicheranno i risultati su una rivista peer-reviewed ed effettueranno la prossima analisi quando saranno stati raggiunti i 78 casi di COVID-19.