Emer Cooke è la prima donna alla guida dell’Ema. La risposta alla pandemia come priorita’ numero uno, ma senza dimenticare la lotta all’antibiotico-resistenza, il supporto all’innovazione e le opportunita’ offerte dalla digitalizzazione nella scoperta e sviluppo di farmaci: questi i fronti su cui promette di lavorare Emer Cooke, nuovo direttore esecutivo dell’Agenzia europea dei farmaci (Ema), che prende il posto del suo predecessore, Guido Rasi.
Nominata lo scorso 25 giugno dal consiglio direttivo dell’Agenzia per un mandato di 5 anni rinnovabili, Cooke, irlandese, e’ la prima donna a guidare l’Ema. “Assumo questo incarico nel mezzo di una crisi sanitaria senza precedenti – scrive nel suo primo messaggio, pubblicato sul sito dell’Agenzia – La mia priorita’ numero uno sara’ guidare la risposta dell’Ema alla pandemia e lavorare al supporto gia’ in essere allo sviluppo e approvazione di terapie e vaccini anti-Covid sicuri ed efficaci”.
Ma Cooke assicura che lavorera’ anche su altri fronti importanti, quali antibiotico-resistenza, supporto all’innovazione e digitalizzazione per la scoperta e sviluppo di farmaci. “Non vedo l’ora di lavorare insieme alla rete regolatoria europea, la Commissione europea e le agenzie regolatorie mondiali per promuovere la salute animale e umana”, aggiunge. Cooke ricoprira’ anche l’incarico di presidente della Coalizione internazionale delle agenzie regolatorie dei farmaci (Icmra), attualmente guidata dall’Ema.
Nel suo curriculum professionale, la neo direttrice dell’Ema vanta 30 anni di esperienza sul fronte regolatorio, di cui 18 con ruoli di leadership. Dal 1998 al 2002 ha lavorato presso l’unita’ farmaceutica della Commissione europea, dal 2002 al 2016 presso l’Ema come Capo delle ispezioni internazionali, e dal 2016 al 2020 come direttore responsabile di tutte le attivita’ regolatorie dei prodotti medici presso l’Organizzazione mondiale della sanita’ . E’ il quarto direttore esecutivo dell’Ema, dopo Fernand Sauer, Thomas Lonngren e Guido Rasi.