Entra nella fase finale Primary site, il progetto voluto da Confindustria Dispositivi Medici che offre a startup e PMI innovative un percorso agevolato per l’accesso a risorse, competenze e canali di mercato, accelerando il loro ingresso nel settore e sostenendo la loro crescita. Le realtà selezionate sono state protagoniste di una pitching session per far conoscere da vicino i loro progetti con l’obiettivo di catturare l’attenzione di potenziali partner e investitori interessati a sostenere le loro innovazioni. La presentazione è avvenuta nel corso dell’evento “Costruire il futuro della Sanità: open innovation e dispositivi medici”, che si è svolto al Mind di Milano.
“Costruiamo insieme un ecosistema collaborativo – dichiara il presidente di Confindustria dispositivi medici, Nicola Barni – che coinvolga università, istituzioni, enti di ricerca, investitori e startup e permetta alle idee di diventare realtà, sostenendo chi osa innovare e premiando chi ha il coraggio di fare impresa. Solo attraverso una collaborazione concreta e reale tra tutti gli attori possiamo rispondere alle sfide della salute pubblica, della sostenibilità e dell’innovazione”.
“È per questo – continua Barni – che abbiamo creato Primary Site, un supporto per chi decide di innovare, investire e produrre in Italia. Vogliamo essere promotori di questo approccio, ponendoci come soggetto aggregatore nel coinvolgere l’intero ecosistema salute. Ci auguriamo, inoltre, che i fondi della Missione 4 del PNRR, destinati ad agevolare il trasferimento tecnologico e la ricerca attraverso la partnership pubblico-privato, siano da supporto per accelerare ed efficientare il processo di innovazione mirando a riformare l’intera filiera della salute attraverso l’adozione di paradigmi di open innovation e di modelli di collaborazione più estesi e integrati.”
“Per mantenere un ecosistema solido e aperto all’innovazione –conclude il presidente di Confindustria DM – è necessario che le istituzioni e il governo non solo sostengano con incentivi concreti tutti i soggetti che fanno innovazione e creano startup in Italia, ma promuovano anche una sburocratizzazione dei processi e un accesso agevolato a fondi e risorse. Le imprese della white economy, che rappresentano il 10% del PIL, sono un motore fondamentale per il benessere e per la crescita sostenibile del nostro paese. Incentivare chi investe nella salute e nella tecnologia applicata alla medicina significa scommettere su un futuro in cui la qualità della vita migliora e in cui le persone possono accedere a servizi sempre più efficienti e innovativi”.