Confindustria DM e FIFO: lavoriamo per cancellare il payback

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“Lavoreremo insieme per la cancellazione del payback e per la realizzazione di proposte alternative per la governance del settore dei dispositivi medici, che colga le esigenze di sostenibilità e garantisca lo sviluppo del comparto a vantaggio dell’innovazione e della qualità della salute dei pazienti”. Questo il proposito di Confindustria Dispositivi Medici e della Federazione Italiana Fornitori in Sanità (FIFO), aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia, con la collaborazione di AFORP, lanciato in occasione del 7° Forum Mediterraneo in Sanità di Bari.

Il payback – sottolineano le organizzazioni – mette a repentaglio l’intera filiera dei dispositivi medici, che conta oltre 4.449 imprese e occupa oltre 118mila addetti. Nessuna azienda, ribadiscono Confindustria DM e FIFO, può sopportare tali richieste per l’entità, le tempistiche e la retroattività. Inoltre, per il quadriennio 2019-2022 il rischio di errori nella quantificazione si aggraverebbe con gli acquisti Covid da scorporare.

“Ribadiamo da tempo quanto il payback sia dannoso per le imprese e per il Servizio sanitario nazionale – afferma Massimiliano Boggetti, presidente di Confindustria Dispositivi Medici – Attivare un dialogo costruttivo con FIFO è un’occasione importante per trovare soluzioni per tutta la filiera dei dispositivi medici e di conseguenza per il bene comune e per la tenuta del SSN”.

“Siamo molto soddisfatti per aver rafforzato un dialogo volto alla risoluzione di questa criticità che incombe sulle imprese fornitrici di dispositivi medici – aggiunge Giorgio Sandrolini, delegato di FIFO Sanità Confcommercio e Presidente ASFO Emilia-Romagna – Il payback resta una spada di Damocle sia da un punto di vista economico che da un punto di vista sanitario. Continueremo a confrontarci con Confindustria per proporre strategie alternative che permettano al Governo di superare questa norma”.

“Oggi è emersa chiara da parte di tutti gli attori di sistema, la volontà di unire le forze, di collaborare, di ascoltarsi – conclude Grazia Guida Presidente AFORP, Associazione Fornitori Ospedalieri – Con il supporto di tutte le competenze e delle forze economiche e lavorative, al di là degli interessi delle singole categorie, è stata tracciata la strada della responsabilità comune e della ragione, che potrebbe farci raggiungere obiettivi strategici e di sistema, con il contributo di tutti e dove ognuno è chiamato a fare la propria parte, per la costruzione di un Tavolo comune. Con la consapevolezza che siamo tutti parte di un’unica filiera”.

 

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