“Un settore particolare dell’innovazione è quello che riguarda l’organizzazione del servizio sanitario. Sotto questo profilo stiamo puntando sulle centrali di committenza regionali per l’acquisto di beni e servizi, sul controlli di gestione e sugli standard ospedalieri”. Lo ha sottolineato, intervenendo a Bologna a Expo Sanità, il presidente della Conferenza delle Regioni e governatore dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.”Esistono certo specificità territoriali, ma diventano sempre meno giustificabili e sempre meno accettabili dislivelli e variazioni nell’ambito di settori analoghi o coincidenti. Dobbiamo lavorare di più sull’esportazione delle buone pratiche, anche attraverso piani che vincolino a modelli che hanno già dimostrato di raggiungere obiettivi di razionalizzazione e miglioramento della spesa”.
Tavolo permanente con il Governo
Sul fronte della spesa farmaceutica, Bonaccini ha ribadito la sinergia con il Governo in un tavolo appositamente costituito a Palazzo Chigi e coordinato dal Sottosegretario De Vincenti, con l’obiettivo di redigere nuove regole per la governance del sistema farmaceutico” .Il presidente della Conferenza delle Regioni ha toccato poi il tema del rapporto più stretto fra politiche sanitarie e politiche sociali. “L’assetto delle politiche sociali e l’efficienza delle stesse hanno un’indubbia ricaduta sul contenimento della spesa sanitari” e “grazie alla loro ‘azione combinata’ è possibile, fra l’altro, rendere l’assistenza ospedaliera meno gravata da ‘servizi collaterali’ e dunque più efficiente”.
Conciliare innovazione e sostenibilità
“Nei prossimi anni dovremo raccogliere una sfida importante per fare in modo che il valore costituzionale della tutela del diritto alla salute non resti un principio sulla carta – ha aggiunto Bonaccini – La sfida è quella di riuscire a coniugare termini come innovazione, occupazione e sviluppo della ricerca con l’universalità del Servizio sanitario nazionale in un quadro di risorse chiare e certe”.
“Nella Conferenza delle Regioni abbiamo aperto una stagione nuova – ha ricordato il presidente – sperimentando una concertazione diretta sui grandi temi con i ministri, cercando un confronto preventivo. Lo abbiamo fatto con il ministro Costa, con la ministra Madia, con il ministro Poletti e con la ministra Lorenzin. Proprio con la titolare della salute abbiamo affrontato alcuni temi centrali, partendo forse dalla madre di tutte le questioni, quella finanziaria”. Sui temi finanziari Bonaccini non ha usato mezzi termini: “non mi unisco al coro di coloro che rispetto alle difficoltà che vive la sanità, agli squilibri territoriali, alle carenze assistenziali, alla scarsa promozione della ricerca, alla non sufficiente valorizzazione delle eccellenze (che comunque fanno della sanità italiana una delle migliori del mondo) non trova altra strada che lamentarsi della ristrettezza delle risorse finanziarie disponibili. Il finanziamento del fondo sanitario del 2016 e’ stato fissato a 111 miliardi di euro con un aumento rispetto al 2015 di 1.300 milioni di euro. Non solo: nella intesa siglata subito dopo la Legge di stabilita’ 2016 si prevede un quadro di crescita che dovrebbe portare il fondo sanitario 2017 a 113.063 milioni di euro e a 114.998 milioni per il 2018”.