Celltrion ha illustrato i risultati sorprendenti di un’analisi biennale post hoc degli studi LIBERTY sull’escalation del dosaggio di infliximab somministrato per via sottocutanea (CT-P13 SC).
I risultati sono stati presentati nel corso della United European Gastroenterology (UEG) Week 2024 di Vienna – che si è svolta dal 12 al 15 ottobre – e hanno evidenziato un potenziale nuovo approccio per la gestione delle malattie infiammatorie intestinali (IBD).
L’analisi post-hoc degli studi LIBERTY-CD (malattia di Crohn) e LIBERTY-UC (colite ulcerosa) ha infatti dimostrato che i pazienti che inizialmente rispondevano all’induzione per via endovenosa (IV), ma che successivamente perdevano tale risposta, hanno registrato un miglioramento significativo con l’aumento della dose di CT-P13 SC.
Nell’arco di 102 settimane i tassi di remissione clinica sono migliorati notevolmente. Il 70,3% dei pazienti affetti da malattia di Crohn e il 35,2% dei pazienti affetti da colite ulcerosa hanno mostrato una remissione. Le risposte endoscopiche sono state osservate nel 40,5% dei pazienti con malattia di Crohn. Non sono stati rilevati nuovi problemi di sicurezza del farmaco.