Le vendite del secondo trimestre di Celgene mostrano cosa possono fare un paio di nuove approvazioni della FDA.
Le nuove approvazioni per i farmaci contro il mieloma Revlimid e Pomalyst hanno infatti contribuito a far aumentare del 15% le entrate della pharma USA nel Q2; entrate che hanno raggiunto i 4,40 miliardi di dollari.
Inoltre, visto che è attesa una nuova approvazione per Revlimid, questo farmaco superstar potrebbe continuare a far incrementare anche i guadagni di Bristol-Myers Squibb quando le due società concluderanno la loro fusione, prevista per la fine dell’anno.
Le vendite di Revlimid hanno avuto un incremento dell’11%, raggiungendo i 2,73 miliardi di dollari, grazie anche al suo impiego assieme a desametasone e a Velcade di Takeda in pazienti affetti da mieloma multiplo precedentemente non trattati.
Anche Pomalyst, Imnovid in Europa, ha incassato 619 milioni di dollari, con un incremento delle vendite del 22%, trainato dall’approvazione in tripla associazione con velcade-desametasone quale terapia di seconda linea.
I farmaci hanno avuto aumenti minori delle vendite in Europa rispetto agli Stati Uniti, in parte perché le autorizzazioni sono arrivate solo a metà maggio dalla Commissione Europea e, seppure in misura minore, perché è stato lanciato sul mercato un generico di Alvogen.
Nel frattempo Revlimid è pronto per ulteriori vendite supplementari. Il farmaco di Celgene, in combinazione con Rituxan di Roche, ha recentemente ottenuto l’approvazione della FDA per la cura dei linfomi follicolari o marginali precedentemente trattati, offrendo a questi pazienti una possibile opzione chemioterapica.
La combo ha mostrato di poter evitare la progressione del tumore, con una mediana di 39,4 mesi contro i 14,1 mesi di Rituxan e placebo. Risultati che hanno spinto SVB Leerink ad alzare di ulteriori 600 milioni di dollari le previsioni di vendita di Revlimid.
Nel frattempo Otezla ha raccolto 493 milioni di dollari in nel secondo trimestre. Il farmaco ha anche recentemente ottenuto via libera dalla FDA per il trattamento delle ulcere del cavo orale associate alla rara malattia di Behçet e attende anche un aggiornamento delle indicazioni per quanto riguarda la terapia della psoriasi del cuoio capelluto.
Sulla scia dei circa 1,9 miliardi di dollari incassati dalle vendite del 2019, il potenziale di Otezla fa ben sperare. Diversi gruppi di analisti prevedono per il farmaco in rapida crescita un incasso compreso tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari.