Celgene ha dichiarato di aver aumentato la dose di una terapia CAR-T in sperimentazione, bb2121, che ha in licenza da Bluebird. L’aumento di dosaggio è stato fatto nell’ambito dello studio di fase II KarMMa, su pazienti affetti da mieloma recidivante e refrattario precedentemente trattati con almeno tre terapie. In particolare, la dose di bb2121 è stata portata a 450 milioni di cellule CAR-T, dai 150-300 milioni di cellule precedentemente testati, mentre il numero di soggetti è arrivato 140 dai 94 precedentemente in studio. Su bb2121, Celgene ha diritti condivisi con Bluebird negli USA, mentre la biotech USA ha i diritti in esclusiva nel resto del mondo, sulla base dei termini dell’accordo siglato con Bluebird a marzo. Nessuna delle due società ha detto di più sulla decisione, che sembra essere un chiaro cambiamento per aumentare le possibilità di avere un risultato positivo. Non si sa comunque, se l’aumento sia stato voluto per aumentare l’efficacia o se, grazie a incoraggianti dati sulla sicurezza, le aziende abbiano tentato un approccio più aggressivo.
La sperimentazione
I risultati clinici in fase iniziale, riportati all’ASCO di quest’anno, sono stati entusiasmanti, con la coorte di 18 pazienti trattati con 150-300 milioni di cellule che ha registrato una sopravvivenza media libera da progressione di appena sotto i 12 mesi e un tasso di risposta completa del 50%. Inoltre, sembrava non esserci alcuna differenza nella risposta a seconda del livello di espressione di BCMA nel tumore, il che potrebbe significare che non c’è bisogno di testare i pazienti per lo stato del BCMA prima della terapia. La decisione di aumentare il dosaggio ha interessato anche uno studio di fase I esteso sulla terapia CRB-401, sempre CAR-T, con più cellule e un numero di partecipanti che è stato aumentato di 20, rispetto ai 46 pazienti coinvolti inizialmente.