L’aumento del consumo dei farmaci e la crescente commercializzazione di terapie genetiche e innovative sono tra i fattori che porteranno a una crescita della produzione di farmaci a contratto, che nel 2026 potrebbe raggiungere i 130,2 miliardi di dollari. Nel 2020 questo segmento di mercato era stato valutato circa 100 miliardi di dollari.
Tra gli altri fattori di crescita figurano l’aumento della popolazione geriatrica, quello della spesa sanitaria, il miglioramento delle infrastrutture sanitarie nei mercati emergenti e la crescente pressione per ridurre i costi sanitari.
Tutto questo emerge dalla ricerca di mercato “ Pharmaceutical Contract Manufacturing – Global Market Trajectory & Analytics”, condotta dal sito web specializzato EPR.
All’interno della stima di 130,2 miliardi di dollari entro il 2026, il settore dei principi attivi potrebbe arrivare a 81,5 miliardi di dollari, pari a una crescita del 4,4% se si considera il quinquennio 2021 – 2026, mentre le formulazioni avanzate per la somministrazione dei farmaci dovrebbe raggiungere il 3,8% di tutto il segmento CDMO.
Su base geografica, la Cina, la seconda economia mondiale, si attesterebbe a una dimensione di mercato CDMO di 21,1 miliardi di dollari entro il 2026, con una crescita del 5,6%.
Anche Giappone, Canada e Germania dovrebbero crescere in modo significativo, così come la regione Asia-Pacifico, in virtù del costo del lavoro inferiore, della significativa presenza di team di talenti e della crescita dei mercati interni.
Stati Uniti ed Europa sono comunque destinati a essere leader del mercato globale, grazie alla presenza di un numero significativo di aziende farmaceutiche e biotech, con il mercato americano che arriverà a pesare per 31,6 miliardi di dollari. Infine, il segmento di mercato degli imballaggi dovrebbe arrivare a un valore di 15,6 miliardi di dollari.