(Reuters Health) – La richiesta di risarcimento a favore di Merck per la violazione del brevetto di due farmaci contro l’epatite C a base di sofosbuvir, e decretata da una sentenza legale, è stata rispedita al mittente. Secondo un giudice americano, infatti, gli avvocati di Merck avrebbero seguito una cattiva condotta durante il processo, compreso mentire sotto giuramento. Così Gilead non dovrà più pagare i 200 milioni di dollari di risarcimento precedentemente comminati per aver violato il brevetto di Merck con i farmaci Sovaldi e Harvoni.
Il giudice distrettuale Beth Labson Freeman ha dichiarato che Gilead ha dimostrato che nel processo sui diritti del brevetto Merck avrebbe usato informazioni riservate di Pharmasset, l’azienda acquisita da Gilead nel 2011. Inoltre, sempre secondo il parere del giudice, Merck non può far valere il suo diritto sul brevetto perché il suo stesso avvocato avrebbe dato testimonianze false e incoerenti durante il processo.
Le reazioni di Merck e Gilead
La portavoce di Merck, Lainie Keller, difende l’azienda americana dicendo che le accuse sono senza merito e che Merck ricorrerà all’appello. Mentre Gilead, secondo il portavoce Michele Rest, si sente ‘vendicata’ dopo la prima sentenza che la costringeva al risarcimento. Gilead, inoltre, era stata condannata a pagare anche il 12% del ricavato delle vendite dei farmaci Sovaldi e Harvoni a Merck. Solo negli ultimi due anni, Gilead ha guadagnato 23 miliardi di dollari dai due farmaci, mentre le altre aziende farmaceutiche, come Merck, che ha recentemente messo sul mercato un suo farmaco contro l’epatite C (Zapatier), stanno cercando di attaccare la posizione dominante di Gilead con una nuova generazione di farmaci che curano le malattie al fegato su più del 90% dei pazienti.
Continuano comunque a piovere critiche sugli alti costi delle terapia antiepatite. Harvoni, per esempio, costava, prima degli sconti poi applicati, 1.125 dollari a pasticca, per un totale di 94mila dollari a trattamento di 12 settimane.
Fonte: Reuters Health News