“È banale ridurre a una questione di prezzo il problema delle carenze dei farmaci. Se dipendesse dal solo fatto che in Italia secondo alcuni costano meno, e per questo i prodotti spariscono dal mercato nazionale, non si spiegherebbe il perché in Svizzera, dove costano tanto e ci sono le sedi di molte multinazionali, ne mancano oltre 500. Può essere una delle ragioni ma non è certamente l’unica causa”. Lo dichiara Luca Li Bassi, direttore generale di Aifa.
“Voglio rassicurare i pazienti. Le agenzie regolatorie hanno dei meccanismi di monitoraggio e riescono a creare reti di tutela. I casi in cui la mancanza di un farmaco genera un reale disagio sono una parte davvero minoritaria sul totale registrato come carente, e comunque resta un fatto il più delle volte temporaneo. Esistono quasi sempre farmaci equivalenti o valide alternative terapeutiche. Il problema delle carenze però esiste ed è molto complesso, riguarda soprattutto la produzione, ma anche questioni legate alla distribuzione. Noi lavoriamo perché oltre le alternative esistenti, per me un paziente che va in farmacia e non trova il farmaco richiesto è una sconfitta del sistema. Il nostro Ministero della Salute ha aperto un tavolo proprio per fornire risposte ai dubbi e alle carenze registrate in Italia, ma se analoghi problemi sono registrati in Spagna, Portogallo, Francia, Olanda, Norvegia, Austria, Slovenia allora è forse il caso di intervenire anche a livello europeo. Ci sono dinamiche che dobbiamo comprendere prima di fornire soluzioni di lungo periodo e per tutto il mercato”.