(Reuters Health) – La combo Tecentriq (atezolizumab) e Avastin (bevacizumab) ha mostrato risultati incoraggianti in uno studio di fase II nel trattamento del cancro al rene. Lo studio ha riscontrato che la combinazione presenta “un profilo di sicurezza gestibile” quando usato per il carcinoma a cellule renali localmente avanzato o metastatico (mRCC). I test hanno mostrato un’efficacia promettente rispetto al trattamento standard, il sunitinib. Lo studio IMmotion150 è il primo trial clinico randomizzato disegnato per valutare la combinazione di Tecentriq e Avastin nell’mRCC. I risultati sono stati presentati al 2017 Genitourinary Cancers Symposium di Orlando, in Florida. È inoltre emerso che i pazienti con tumori che esprimevano PD-L1 – trattati con Tecentriq e Avastin – presentavano il 36% in meno di rischio di avere un peggioramento della malattia o di morire rispetto alle persone trattate con il solo sunitinib (PFS mediana: 14,7 vs 7,8 mesi; HR=0,64). Nella popolazione intention-to-treat non è stato osservato alcun vantaggio in termini di PFS rispetto a sunitinib (PFS mediana: 11,7 mesi vs. 8,4 mesi; HR=1,00). Gli eventi avversi nel braccio ricevente Tecentriq più Avastin erano in linea con quelli osservati negli studi precedenti su ciascun farmaco.
Fonte: Reuters Health News
(Versione Italiana per Daily Health News)