Bristol-Myers Squibb e la start up Cellares hanno stretto un accordo per rafforzare la capacità produttiva della big pharma USA nell’ambito delle terapie CAR-T. L’accordo, del valore massimo di 380 milioni di dollari, punta a soddisfare le esigenze dei pazienti di Stati Uniti, Europa e Giappone, in particolare per quanto riguarda le forniture di Abecma (idecabragene vicleucel) e Breyanzi (lisocabtagene maraleucel).
Bristol-Myers Squibb ha già investito in Cellares, contribuendo, lo scorso anno, a un finanziamento di serie C da 255 milioni di dollari.
La start-up è nata proprio per migliorare l’efficienza della produzione di terapie cellulari, grazie alla robotica e ad altre tecnologie di automazione per accelerare l’intero processo produttivo di cui è proprietaria.
Cellares attualmente dispone di due stabilimenti produttivi negli USA e prevede di aprire presto un sito in Europa e uno in Giappone.
“L’accordo con Cellares è l’ultimo passo avanti a sostegno della nostra strategia globale per sbloccare il pieno potenziale della terapia CAR-T e fornire trattamenti trasformativi al maggior numero possibile di pazienti, il più rapidamente possibile”, commenta Lynelle Hoch, president of BMS cell therapy unit, “La collaborazione con Cellares rafforza le nostre attuali capacità di produzione interna per le terapie cellulari CAR-T, dandoci accesso alla prima piattaforma di produzione di terapie cellulari end-to-end completamente automatizzata, per contribuire a soddisfare l’elevata domanda di questi trattamenti differenziati, ora e in futuro”.