Dopo aver raggiunto l’apice del successo con il vaccino anti COVID-19 Comirnaty, frutto della collaborazione con la tedesca BioNTech, Pfizer si sta concentrando sui prossimi lanci di prodotti.
Il 2023 si preannuncia come anno cruciale per la big pharma USA, che potrebbe presentare fino a 10 nuovi farmaci. Lo ha dichiarato alcuni giorni fa il CEO Albert Bourla in un’intervista concessa all’All Markets Summit di Yahoo Finance.
L’anno prossimo Pfizer punta a lanciare cinque “nuovi vaccini” e due farmaci sia nel settore dell’oncologia, sia in quello dell’immuno-infiammazione.
Nella pipeline dell’azienda sono in fase avanzata i vaccini contro il C. difficile e Men. ABCWY e la versione pediatrica di Prevnar 20.
In oncologia, Pfizer ha alcuni programmi di fase 3, ma la maggior parte di questi sta testando potenziali espansioni delle indicazioni per farmaci già approvati.
Per quanto riguarda i candidati non ancora autorizzati in questo settore, la pharma USA ha in corso sperimentazioni avanzate su sasanlimab, per la cura del cancro alla vescica non muscolo-invasivo, e su elranatamab come trattamento del mieloma multiplo. Pfizer ha nel portafoglio anche ritlecitinib per la terapia dell’alopecia areata ed etrasimod per la cura della colite ulcerosa.
A fine luglio la pipeline della pharma USA contava 104 progetti in fase di sperimentazione. Bourla ha definito il portafoglio dell’azienda il suo “più grande vantaggio competitivo”.
Guardando oltre il 2023, Pfizer prevede di perdere, tra il 2026 e il 2029, intorno ai 17-20 miliardi di dollari nelle vendite di prodotti a scadenza di brevetto. Dovrà anche affrontare un eventuale declino dei suoi blockbuster anti COVID-19, Comirnaty e Paxlovid.
Per compensare questi cali, Pfizer punta a ottenere, entro il 2030, 25 miliardi di dollari dalle nuove entrate provenienti da acquisizioni e partnership esterne.
Su questo fronte è stata molto attiva negli ultimi tempi. L’azienda ha acquisito Global Blood Therapeutics, specialista della malattia falciforme, per 5,4 miliardi di dollari e ha speso altri 11,6 miliardi di dollari per acquistare il suo partner Biohaven, prendendo il controllo totale di Nurtec, farmaco per l’emicrania in rapida ascesa.