(Reuters Health) – Secondo un rapporto pubblicato ieri dal Wall Street Journal, l’investitore multimiliardario americano Carl Icahn avrebbe acquisito una quota di Bristol-Myers Squibb. E così nella giornata di martedì 21 febbraio le azioni dell’azienda farmaceutica, alla Borsa di New York, sono aumentate del 2%, salendo a 57,21 dollari, anche se poi hanno chiuso la giornata a 54,78 dollari. Ma Icahn non è il solo a voler speculare su Bristol. A fine dicembre, JANA Partners, una società di investimenti, è diventata azionista di BMS acquistando 3,9 milioni di azioni, meno dell’1%, in realtà, dei 92 miliardi di dollari dell’azienda farmaceutica. Secondo alcune indiscrezioni, però, JANA avrebbe incrementato la sua partecipazione da gennaio, pur restando sotto l’1%. E per dare seguito a questa partecipazione azionaria, Bristol ha aggiunto tre esponenti al suo board. Si tratta di Theodore Samuels, ex vice-presidente senior e manager del portfolio di Capital Group, uno dei maggiori azionisti di BMS, Robert Bertolini – esperto fiscale attivo in Schering-Plough prima della sua fusione con Merck, CFO do Bausch & Lomb e membro del board di Actelion, prima della fusione con J&J – e infine Matthew Emmens, ex CEO di Vertex Pharmaceuticals e prima ancora di Shire.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana di Daily Health News)