Buone notizie per Bristol-Myers Squibb (BMS). In un trial clinico di fase III Opdivo ha battuto l’altro anticorpo monoclonale della big pharma americana, Yervoy, nel trattamento del melanoma, come farmaco adiuvante, allungando la sopravvivenza libera da malattia dei pazienti operati. E ora gli analisti rivedono positivamente la posizione dell’azienda americana nel campo dell’immunoncologia. La sperimentazione è stata fatta su alcuni pazienti che avevano subito l’intervento chirurgico, ma che erano ad alto rischio di recidive. Già con l’analisi dei dati a metà del trial, Opdivo aveva raggiunto l’endpoint primario. L’analista di Leerink Partners, Seamus Fernandez, in una nota agli investitori ha scritto che si tratta di “una sorpresa”, dal momento che i dati non erano attesi, almeno fino alla fine dello studio, prevista per la seconda metà del 2018. “Ci aspettiamo che il farmaco diventi ora lo standard di cura nei pazienti ad alto rischio dopo resezione chirurgica, dato il profilo di sicurezza e tollerabilità superiore rispetto a Yervoy”, scrive Fernandez, che prevede una crescita del mercato degli antitumorali inibitori di PD-1 fino a raggiungere un volume di tre miliardi di dollari. Si tratta dunque di un risultato importante per l’azienda americana, che gli analisti aveva visto indietro rispetto a MSD sul fronte degli inibitori PD-1, dal momento sopratutto che BMS ha avuto dei ritardi per quel che riguarda il trattamento del tumore del polmone non a piccole cellule, considerato il mercato più redditizio per gli immunoncologici.