Bristol Myers Squibb investe ancora con decisione nel campo dei coniugati anticorpo-farmaco (ADC). Per 800 milioni si è assicurata il candidato BL-B01D1 – un ADC bispecifico che ha come bersaglio EGFRxHER3 – della biotech statunitense SystImmune.
L’accordo prevede anche pagamenti aggiuntivi a breve termine di 500 milioni di dollari, con la possibilità per SystImmune di ricevere fino a 7,1 miliardi di dollari in base agli obiettivi di sviluppo, normativi e di vendita che il candidato ADC riuscirà a raggiungere.
BL-B01D1, – attualmente in Fase 1 – è stato progettato per il trattamento di pazienti affetti da carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) metastatico o non resecabile. Dati provenienti da studi clinici precedenti ne hanno fatto emergere la promettente attività antitumorale in pazienti con diversi tipi di tumori solidi, come il NSCLC e il carcinoma mammario, progrediti dopo i trattamenti standard.
Dal punto di vista operativo, BMS e SystImmune divideranno le spese di sviluppo globale e gli eventuali profitti negli Stati Uniti. SystImmune manterrà i diritti esclusivi di sviluppo e di commercializzazione nella Cina continentale, mentre BMS riceverà royalties sulle vendite nette.
Quello con la biotech USA è il terzo accordo su candidati ADC raggiunto da Bristol Myers Squibb nel corso del 2023.
A novembre la big pharma ha acquisito ORM-6151 da Orum Therapeutics, per il trattamento di neoplasie ematologiche e ossee, mentre in primavera aveva raggiunto un accordo di licenza strategica con Tubulius, biotech con sede a Monaco di Baviera.