Pur continuando a ricordare agli azionisti che possono votare contro l’accordo, l’hedge fund Starboard, che ha cercato di ostacolare il merger Bristol-Myers Squibb-Celgene, si arrende.
Il cambio di direzione è stato annunciato venerdì scorso ed è conseguente alla decisione di Institutional Shareholder Services (ISS) e Glass Lewis, le due società di consulenza, di dare il loro ok alla fusione tra le due big pharma.
“Siamo estremamente delusi dalle conclusioni raggiunte dalle società di consulenza – ha spiegato Starboard in una nota –. Nonostante l’aumento del sostegno contro la transazione è molto difficile per gli azionisti prevalere senza un cenno di supporto da parte di ISS e Glass Lewiss”.
La dichiarazione pone fine alla battaglia tra Starboard e BMS, cominciata all’inizio dell’anno, quando l’hedge fund acquistò una quota azionaria in risposta all’accordo con Celgene. Secondo Starboard, l’azienda americana avrebbe avuto opzioni migliori per crescere, con meno rischi finanziari.
BMS, però, continua a difendere l’accordo, sostenendo che le consentirà di diventare leader in aree come l’oncologia e l’immunologia.
Per quanto riguarda i pareri delle due società di consulenza, ISS ha trovato aspetti positivi nell’accordo soprattutto a livello di riduzione dei costi, mentre Glass Lewis ha affermato che l’acquisto di Celgene “offre l’opportunità di potenziali ritorni significativi agli azionisti della società a seguito della fusione”.