(Reuters Health) – La combo del farmaco sperimentale di Nektar Therapeutics NKTR-214 in associazione con Opdivo (nivolumab), di Bristol-Myers Squibb, si è dimostrata efficace in uno studio di prima fase nel trattamento del tumore della vescica avanzato, dove ha fatto registrare segni di riduzione del tumore.
A dichiararlo è stata la stessa azienda californiana, venerdì scorso, presentando i dati al Genitourinary Cancers Symposium di San Francisco.
Dei 27 pazienti con tumore della vescica presi in considerazione nel trial clinico, il 19% ha mostrato una risposta completa dopo essere stati trattati con la combo, mentre il 48% ha risposto alla terapia.
Inoltre, sette pazienti su 16 che non potevano essere trattati con chemioterapia hanno mostrato segni di riduzione del tumore e lo stesso effetto è stato osservato in sei su 11 pazienti che avevano rifiutato le cure standard.
Il trattamento è stato complessivamente ben tollerato; quattro pazienti su 41 che sarebbero stati costretti a interrompere la terapia a causa di effetti collaterali.
Un anno fa, BMS aveva concluso un accordo da 1,85 miliardi di dollari con Necktar per lo sviluppo globale e la partecipazione agli utili nel testare NKTR-214 in combinazione con i suoi farmaci immuno-oncologici Opdivo e Yervoy (ipilimumab) in 20 diverse indicazioni, compresi melanoma e tumore di reni e polmone.
NKTR-214, infatti, agisce stimolando un aumento della risposta immunitaria, espandendo il numero di celluleT attivate e di cellule natural killer disponibili contro il cancro.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)