La notizia non è delle più clamorose, visto che l’interesse di Shire è sempre stato per le malattie rare; la casa farmaceutica irlandese, che a giugno aveva acquistato l’americana Baxalta, ha ‘scaricato’ i due farmaci biosimilari in via di sviluppo da parte di quest’ultima. I farmaci in questione sono un biosimilare di Humira (adalimumab), che era in via di sviluppo insieme con Momenta Pharmaceuticals, e un biosimilare di Enbrel (Etanercept), in accordo con Coherus BioSciences.
Shire continuerà a finanziare per altri 12 mesi Momenta per lo sviluppo del biosimilare di Humira, M923, secondo l’accordo di collaborazione siglato nel 2011. Ma la società irlandese sta già trasferendo tutte le attività in corso, cliniche, normative e regolatorie, a Momenta. Di contro, quest’ultima si aspetta di avere entro la fine dell’anno dei dati sul trial clinico di fase III che confronta il biosimilare con Humira, per avviare eventualmente il processo di approvazione. Per quanto riguarda, invece, Coherus, questa avrebbe riacquistato da Shire i diritti su CHS-0214 etanercept in Europa, Canada, Brasile, Medio Oriente e altri Paesi. La società prevede di cedere in licenza i diritti per il mercato europeo e di presentare la domanda per l’approvazione in Europa entro la fine di quest’anno.