Le biotech guardano alla Sardegna. Non per le infrastrutture o per la presenza di start up, ma per un particolare “know how” che può essere reperito solo in quella terra: il patrimonio genetico dei suoi abitanti, in particolare dei 13 mila abitanti della provincia dell’Ogliastra.
Tiziana Life Science, una biotech londinese, ha raggiunto un accordo per studiare le informazioni genetica di questa longeva provincia della Sardegna centro-orientale, che è la zona geografica con la maggiore concentrazione di centenari, insieme all’isola giapponese di Okinawa
La biotech londinese è specializzata nella ricerca contro il cancro e le malattie del sistema immunitario. Secondo il Financial Times, che ha dato notizia dell’accordo, Tiziana Life Sciences raccoglierà 230mila campioni, compreso sangue congelato, di 12.600 cittadini, ma condurrà anche ricostruzioni storiche sullo stato di salute degli abitanti dell’Ogliastra negli ultimi 400 anni.
L’amministratore delegato dell’azienda, Gabriele Cerrone, ha spiegato come l’obiettivo sia quello di trovare il legame fra patrimonio genetico e longevità. Che, ha detto, “è in parte spiegata dall’ambiente e dalla dieta, chiaramente, ma in parte potrebbe essere qualcosa di genetico che abbiamo e ancora non conosciamo”.
La “biobanca’ comprata da Tiziana Life Sciences proviene da quella di SharDna, l’azienda che nel 2000 fu fondata da Renato Soru e che nel 2012 fu liquidata. Il valore dell’acquisto, secondo il Financial Times, è di 258.000 euro. L’azienda ha fatto sapere che creerà una sussidiaria italiana, che si chiamerà LonGevia Genomics e avrà sede in Sardegna, per gestire tutti i dati.