(Reuters Health) – L’Europa si prepara all’arrivo dei biosimilari di Herceptin, il farmaco di Roche contro il tumore al seno che realizza sette miliardi di dollari di vendite all’anno. A contendersi inizialmente la più grossa fetta del mercato saranno le due aziende sudcoreane Samsung Bioepis, una joint venture tra Samsung Biologics e Biogen, che ha già ottenuto l’approvazione in Europa, e Celltrion, che punta a lanciare il suo biosimilare entro aprile o maggio, in tempo per le gare ospedaliere della seconda metà del 2018. Celltrion, grazie alla produzione di biosimilari, ha triplicato il suo valore a 34 miliardi di dollari negli ultimi anni. L’azienda sudcoreana ha due impianti di produzione in Corea e ne pianificando la realizzazione di un terzo, che potrebbe sorgere in Europa. Il mercato europeo dei biosimilari è un banco di prova che può delineare lo scenario di quando le stesse copie di farmaci biologici raggiungeranno gli Stati Uniti. E gli Usa si stanno mostrando un mercato ricettivo. La velocità con cui si sono diffuse le copie del primo biosimilare oncologico entrato in commercio, quelle di Rituxan/MabThera, è impressionante. Roche, produttrice del biologico originale, ha registrato, nel Q4 2017, un calo nelle vendite del 26%. Anche in Europa i biosimilari hanno fortuna, soprattuto in chiave di sostenibilità dei sistemi sanitari. Favorendo l’accesso a questi farmaci, la Gran Bretagna punta a risparmiare tra i 224 e i 336 milioni di Euro all’anno entro il 2020-21. Nel caso di Herceptin, però, il passaggio potrebbe non essere altrettanto rapido dal momento che Roche ha conquistato una quota significativa di mercato.
Fonte: Reuters Health News
(Versione italiana per Daily Health Industry)